“Alla compattezza del tutto mirava essenzialmente l’impostazione data da James Conlon che ha guidato l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nell’appassionata esecuzione dell’Olandese volante, la grande ballata romantica che segna l’ingresso definitivo di Wagner nel parnaso dei massimi operisti di ogni tempo. Dico appassionata perché il suo valore fondante era senz’altro l’unità della forma: tempi veloci, scorrevolezza nel trapasso da un episodio all’altro, un gesto sicuro nel profilare rilievi e depressioni, trattando queste non come zeppe ma come necessari punti di collegamento tra un episodio e l’altro. Conlon ci ha dato dentro, come si dice, anche per l’impeto dell’espressione. Ne è venuto fuori un Olandese tempestoso, impregnato del senso della natura, dove burrasche, scrosci d’acqua, ondate del mare nordico su cui galleggia, sotto un cielo lampeggiante e oscuro, il vascello fantasma, sorgevano dall’orchestra con univoca evidenza. Avanti , dunque, con le sonorità massime: sin dall’Ouverture la potenza degli ottoni e del basso tuba, i colpi dei timpani sono venuti in primo piano, con l’autorità di protagonisti.” — La Stampa
“È questo il colore orchestrale che ci ha restituito, con enfasi ed energie mai dome, il Direttore principale dell’OSN Rai James Conlon, fresco di nomina a Commendatore della Repubblica Italiana. Non era facile, anche per i volumi di suono in gioco, riuscire a mantenere per tutta l’opera una immagine sonora orchestrale fluida e precisa, ma Conlon non perde il controllo anche nei momenti di maggior esaltazione sonora, con una direzione energica e nervosa, tesissima, grazie alla quale l’opera scorre senza sosta verso la catarsi finale.” — Wanderer
“Non si possono che dedicare parole di autentico elogio all’esecuzione in forma di concerto di Der fliegende Holländer (L’olandese volante)… data nella quale l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (OSN), guidata dal suo direttore principale, James Conlon, nominato da poco Commendatore dal Presidente della Repubblica, ha eccellentemente accompagnato solisti e cori d’eccezione nella partitura “marina” per antonomasia della produzione wagneriana… Semplicemente magnifica la direzione di Conlon e l’esecuzione dell’OSN, che hanno saputo dar vita a un Olandese mobile, vitale, carico di tensione, nonostante i limiti della assente scenografia, della quale non si è avvertita né la mancanza, né la necessità.” — Bellini News